Notizie dal mondo dei seminari – 26

Vento nelle vele della Chiesa

Siamo nello Stato di San Paolo in Brasile. In una grande diocesi vicino alla Costa atlantica un giovane, nato nei Mocambos, viene ordinato diacono, Vivissima la partecipazione del popolo. Per tre giorni i giornali più importanti della città parlano dell’avvenimento. "Un tempo io comparivo sui giornali per fatti su cui indagava la polizia. Ora mi additano in prima pagina come esempio di cittadino", costata sorpreso quel giovane. È il suo Magnificat: "testimonianza - egli scrive - che "per Dio nulla è impossibile"".

Pressappoco nello stesso periodo, in un Paese dell'Est europeo, un suo coetaneo diventa anch'egli diacono. Altro scenario. All'ordinazione è presente solo il padre, ma non gli fa gli auguri- A casa, la madre, fortemente contraria alla sua scelta, gli dice di non farsi più vedere né scrivere né telefonare. "L'unità - scrive questo giovane - mi ha dato la forza di dire: "Sei tu, Signore, il mio unico bene". Questi giorni sono stati per me come un `viaggio di nozze". Pareva che Gesù mi volesse dire: è con me che ti sei "sposato`, non con la gioia della celebrazione o con la comunità o con l'augurio di qualcuno....".

In un Paese dell'Africa subsahariana, un seminarista fa il suo anno di pastorale in una parrocchia dove c'è purtroppo poca unità fra i sacerdoti- Una circostanza che è per lui l'occasione di un amore più grande, radicato nella croce, Dopo il suo rientro in seminario, ben presto i sacerdoti di quella comunità vengono a trovarlo. Si instaura un cordiale colloquio. Prima di ripartire, uno dei due gli dice: "Ti sei reso conto dell’intesa che regna ora tra noi? Grazie per essere stato presenza di Gesù in mezzo a noi".

Sono questi Nolo alcuni dei fatti e notizie che giungono qui quotidianamente, attraverso le lettere di seminaristi dei cinque Continenti, a testimonianza del fatto che un soffio di Spirito Santo attraversa i seminari e li rende sempre più potenti centri di irradiazione dell'ideale cristiano e sacerdotale.

Viene da pensare alle parole che Paolo VI pronunciò quasi 30 anni fa: "Lo Spirito Santo è l'animatore e santificatore della Chiesa, il suo respiro divino, il vento delle sue vele, suo principio unificatore, sua sorgente interiore di luce e di forza, suo sostegno e suo consolatore, sua sorgente di carismi e di canti, sua pace e suo gaudio, suo premio e preludio della vita beata ed eterna". "La Chiesa - ha soggiunto Papa Montini - ha bisogno della sua perenne Pentecoste; ha bisogno di fuoco nel cuore, di parole sulle labbra, di profezia nello sguardo".

Unità nella molteplicità

"Settimana dei Movimenti"

Brasile. "Occorre qualche cosa che ci faccia andare al di là della solita routine", si è detto un seminarista nello Stato di San Paolo. E pensando che, nel 2000, la consueta "Campagna dì fraternità" della Chiesa in Brasile avrà il timbro dell'ecumenismo, ha proposto che la Campagna del 1999 nel seminario di Brodowski fosse segnata dal dialogo fra i Movimenti. È nata così l'idea di dar vita ad una "settimana dei Movimenti": ciascuna delle cinque aggregazioni presenti in seminario avrebbe avuto il compito di animare per una giornata la vita della comunità. E per quel giorno la predicazione sarebbe stata affidata ad un sacerdote di quel Movimento.

Fra coloro che hanno sostenuto il progetto è stato non solo il rettore ma lo stesso

 

"Un autentico movimento esiste come un’anima alimentatrice dentro l'istituzione. Non è una struttura alternativa ad essa. È invece sorgente di una presenza che continuamente ne rigenera l'autenticità esistenziale e storica". (Giovanni Paolo II

 

arcivescovo, che è venuto in seminario per celebrare l'apertura della settimana. Ogni giorno poi ha preso una colorazione particolare, più di preghiera e con un timbro mariano nel caso di Schoenstatt, più di servizio e di comunione quando era la volta dei Focolari, più di festa e di adorazione quando toccava al Rinnovamento nello Spirito che ha presentato anche una bella coreografa sui doni delle Spirito Santo. Ciascun Movimento veniva in rilievo col suo proprio dono. La conclusione della settimana era segnata da un gesto d'unità. Durante la funzione serale, al momento del Padre nostro, un rappresentante per ogni Movimento veniva davanti all'altare e, tendendo la mano l'uno all'altro, si è recitata insieme la Preghiera del Signore.

Le reazioni della comunità erano molto positive: "È stato eccellente, un'integrazione della pluralità, una conoscenza dei carismi, un arricchimento". "Pur nella diversità, abbiamo potuto partecipare ciascuno all'esperienza dell'altro". "Per me è stata un'esperienza molto valida, Era una settimana di pura comunione: i focolari hanno parlato dell'unità ed hanno mostrato che è possibile viverla. L'Opus Dei ha parlato del lavoro. Il Rinnovamento nello Spirito ha parlato della lode e le Comunità ecclesiali di base del sociale. Non soltanto cose di Cielo e neppure soltanto cose di questa terra, ma l'equilibrio. Occorre ripetere quest'esperienza".

 

Nuove forze che ci aiutano ad entrare nel terzo millennio

Colombia. In seguito all'incontro dei responsabili di 41 Movimenti ecclesiali a Speyer in Germania nel giugno '99, nel seminario di Garzón gli esponenti di cinque delle otto aggregazioni presenti in esso si sono riuniti per un aggiornamento su questo avvenimento. È stato un incontro semplice, ma che ha lasciato in quanti vi hanno partecipato un'impressione profonda.

"Quanto è bello vedere i leaders dei movimenti più grandi della Chiesa riunirsi, fomentare l'unità della Sposa di Cristo nella sua diversità e generare nuove forze che ci aiutano ad entrare nel nuovo millennio", ha detto un aderente del Rinnovamento nello Spirito. E un rappresentante della Legio Mariae: "Ignoravo questa forza d'amore che si sprigiona là dove si uniscono le diverse realtà che lo Spirito ha suscitato. È un segno dei tempi: da una parte vediamo un orizzonte oscuro, ma dall'altra sorge questa nuova umanità. Il mio cuore ardeva al vedere questa rivoluzione d'unità". "Sono molto felice ha commentato un appartenente alla Gioventù missionaria - che esistono persone come Chiara Lubich ed altre personalità che lavorano per tutti i battezzati, offrendo a tutti la loro esperienza profonda dell'Amore di Dio e portano tutti ad amarsi". E un esponente del Movimento secolare Luis Variara: "È molto bello scoprire che abbiamo tante cose in comune: seguire Gesù, scoprirlo nei nostri fratelli più bisognosi, la presenza di Maria nel nostro camminare, la vitalità della Chiesa e la forza dei giovani, la vita degli adulti e la loro esperienza molto ricca. Tutto ciò ci spinge a vivere nell'amore e ci aiuta a conseguire l'unità".

 

Lavorare Insieme per i più bisognosi'

Italia. Dal seminario di Capodimonte a Napoli tempo fa ci è giunto questo racconto: "Durante l'inverno sono capitati dei giorni in cui il freddo è stato eccessivo, ci siamo ricordati che molti "barboni" alla stazione non avevano neanche una coperta per ripararsi. Eravamo alcuni seminaristi, provenienti da realtà diverse: la Comunità di S. Egidio, il Rinnovamento nello Spirito, i Focolari.

Abbiamo chiesto al rettore se ci permetteva di andare incontro a quei fratelli in un momento di così particolare bisogno. Egli ci ha incoraggiato e quindi abbiamo fatto una raccolta di tutte le cose superflue che avevamo e abbiamo preparato in seminario dei panini e latte caldo. La suora che si occupa della cucina ci ha portato varie coperte superflue e quindi siamo andati.

 

Cinque piste per una sempre più piena comunione tra i Movimenti per servire insieme la Chiesa:

 

 

Abbiamo incontrato molte persone sole e bisognose a cui prima di tutto volevamo far sentire il nostro amore e fare amicizia.

Nei giorni successivi l'esperienza si è ripetuta e ogni volta partecipavano nuovi amici. Un giorno è venuto anche il nostro animatore che più tardi, profondamente toccato, ha voluto celebrare una messa in suffragio del marito di una povera signora che avevamo conosciuto alla stazione. Prima delle vacanze pasquali abbiamo fatto una colletta in tutto il seminario e abbiamo comprato dolci per festeggiare con i nostri nuovi amici la Pasqua".

 

Introduzione alla vita spirituale

Belgio. In un seminario delle Fiandre, nell'ambito dei corso di "introduzione alla vita spirituale", ha suscitato fra i seminaristi del primo anno uno scambio di esperienze sulle nuove Comunità e sui movimenti da cui essi provengono. "Quelle serate - ci scrive - sono state momenti di grazia. Parlando della loro esperienza, i seminaristi hanno potuto donare quanto hanno di più prezioso nel loro cuore". E prosegue: "La presenza dei Movimenti diventa sempre più una cosa normale nel nostro seminario e nella diocesi. Capiamo che è una strada molto importante. Una sera, ad esempio, siamo stati con tutto il seminario nella comunità "Redemptor Hominis" a Genk. È stata l'occasione di un bellissimo incontro con il fondatore, don Emilio Grasso, che ha potuto donarci tante realtà profonde. Alla fine del trimestre un seminarista mi ha detto che quelle serate hanno cambiato il clima in seminario: c'è ora più comprensione, più apertura".

Posta dall'Africa

Dal Grand Séminaire Regional Paul VI a Bafoussan in Cameroun, ci scrive Armand Noel D. Tala: "Quest'anno siamo in dodici e ci ritroviamo due volte al mese, Durante i nostri incontri preghiamo, leggiamo il commento alla "Parola di vita"e ci raccontiamo a vicenda come siamo riusciti ad attuarla. Inoltre, cerchiamo di renderci utili alla comunità attraverso piccoli lavori, In questi mesi abbiamo creato un rapporto con ragazzi poveri del quartiere e alla fine di maggio organizzeremo una giornata tutta per loro durante la quale ci sarà un dono per ciascuno. Tutto questo non è altro che opera della grazia. I nostri mezzi sono molto limitati, ma Dio sa compiere meraviglie quando ciò che ci muove è l'amore del prossimo".

Da Otiagadougou in Burkina Faso, Hervé Pooda Sansan, ci racconta: "Qui, nel seminario di St. Jean, il nostro gruppo della Parola di vita conta 20 partecipanti. Nelle piccole unità gens, continuiamo a condividere i nostri beni materiali (soldi, dolci, penne, ecc.) e spirituali (esperienze di vita, momenti di preghiera e meditazione). Nella comunità del seminario, siamo molto presenti attraverso attività volontarie e nelle iniziative di riconciliazione tra i nostri fratelli. Ricordiamo alla comunità i compleanni e le feste dei nostri confratelli più timidi, che non osano rivelarli. La nostra testimonianza ha molto colpito i seminaristi ed ora molti vogliono partecipare alla Mariapoli estiva".

Dalla Repubblica Centrqfricana, abbiamo ricevuto un articolo sul recente viaggio di Chiara Lubich in Africa, nel quaIe José Pabou, nel frattempo ordinato sacerdote, scrive fra l'altro "Il mio Soggiorno a Fontem, nella zona anglofona del Camerun, in occasione della visita di Chiara Lubich al popolo Bangwa, mi ha fatto comprendere più in profondità il Movimento dei focolari. Venuti da diversi Paesi dell'Africa lacerati dalla guerra (Sierra Leone, Angola, Rep. Democratica dei Congo, Burundi, Uganda, ecc.) e dalla fame, i delegati delle varie comunità hanno fatto l'esperienza dell'amore e dell'unità. Non c'era differenza tra loro. Un segno concreto di quest'amore reciproco è il fatto che i due fon (re di tribù confinanti) - quello di Fonjumetaw e quello di Fontem - che normalmente non conversano tra loro, si sono abbracciati pubblicamente e hanno vissuto un momento di condivisione".

Infine, dal Kenya, ci scrive Paul Mathenge "Ci sono qui sempre più seminaristi impegnati per l'unità . Il lunedì di Pasqua, nel St. Thomas Aquinas Seminary, si sono ritrovati in quindici per approfondire la spiritualità dell'unità e leggere insieme le "Notizie dal mondo dei seminari" arrivate da Roma. Nello stesso giorno ci siamo incontrati anche nel Christ the King Seminary. Eravamo in 26 ed abbiamo trascorso insieme una giornata di riposo. I seminaristi hanno espresso la gioia che hanno trovato nel vivere l'Ideale dell'unità. C'è una trasformazione in atto".