Convegno ecumenico
di vescovi in Giordania

Animato dalla spiritualità dei Focolari, 26 vescovi (ortodossi, siro-ortodossi, anglicani, evangelico-luterani e cattolico-romani) sono convenuti dal 3 al 7 dicembre ad Amman in Giordania per il 18° Convegno ecumenico di vescovi amici del Movimento dei Focolari

Nel corso della loro convivenza hanno rievocato alcuni dei frutti più significativi nel cammino delle Chiese verso l’unità durante questo ultimo anno, come la recente firma della dichiarazione luterano-cattolica sulla dottrina della giustificazione, gli incontri di Giovanni Paolo II con i Patriarchi ortodossi della Romania e della Georgia e il documento della Commissione per il dialogo teologico fra anglicani e cattolici "Il dono dell’autorità".

Meditazioni bibliche dettate da rappresentanti delle varie Chiese hanno fatto risplendere i tesori spirituali dell’Oriente e dell’Occidente cristiano.

Chiara Lubich ha parlato ai vescovi del cammino di comunione iniziato tra i nuovi Movimenti ecclesiali e si è poi soffermata sulla presenza vivente di Gesù tra due o più uniti nel suo nome (cf. Mt 18, 20), cioè nel suo amore, "pezzo forte" della spiritualità ecumenica.

Infine, le testimonianze di vescovi e di focolarine e focolarini di differenti Chiese hanno messo in luce i frutti di comunione e di rinnovamento della spiritualità dell’unità, che si va sempre più diffondendo nelle Chiese. Un fatto che il primate della Chiesa episcopaliana del Brasile, dom Glauco Soares de Lima, ha messo in collegamento con l’attuale situazione pluralistica e secolarizzata: "La novità di questa spiritualità è molto importante per il cristianesimo nel mondo oggi".

Da parte delle Chiese sono giunti vari messaggi. Il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, che aveva inviato un suo personale rappresentante, ha formulato questo invito: "Riponiamo la nostra fede nell’unico Signore Gesù Cristo, non nel Cristo della ‘mia’ fede o della ‘tua’ fede, ma in Gesù Cristo oggi, domani e sempre". L’arcivescovo di Canterbury, George Carey, ha scritto: "Mentre si avvicina il terzo millennio cristiano, l’esempio del Movimento dei Focolari ci incoraggia a lavorare insieme a tutti i livelli per l’unità della Chiesa". Il cardinale Edward Idris Cassidy, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, ha espresso l’augurio "che l’incontro avvenga nella gioia che si prova quando si sperimenta la presenza del Signore".

"Penso che la comunione sperimentata tra noi sia tale, che non si può pensare che un giorno potremo trovarci separati gli uni dagli altri", ha commentato alla fine del convegno il vescovo luterano emerito di Stoccolma, Henrik Svenungsson, alludendo al tema della riunione: "Promuovere la presenza di Cristo fra i fedeli e fra le Chiese – via alla comunione piena". E il Card. Vlk ha constatato: "Incontrare il Dio vivo, sbalordisce sempre di nuovo" ed ha definito l’incontro "un evento dello Spirito Santo ed una grande speranza".

L’8 dicembre i vescovi hanno iniziato un significativo pellegrinaggio in Terra Santa, che è passato per i luoghi delle comuni radici (Betlemme, il Getsemani, il Calvario, il Santo Sepolcro) ed è culminato, nella mattinata del 9 dicembre, nei pressi del Cenacolo, con un insolito gesto: nel corso di una breve celebrazione, in cui si era letta l’istituzione del comandamento nuovo di Gesù, il Card. Miloslav Vlk, moderatore del Convegno, ha lavato i piedi a quattro rappresentanti di diverse Chiese. Subito dopo i vescovi, con una solenne preghiera, si sono promessi di cercare in tutto e prima di tutto l’amore scambievole: "che la croce dell’uno sia la croce dell’altro e la gioia dell’uno la gioia dell’altro". Dichiarazione che parla da sé in questa città che, pur solcata da secolari divisioni politiche e religiose, ha una speciale vocazione all’unità.

L’ultima tappa si è conclusa, nel pomeriggio del 9 dicembre, presso l’Istituto ecumenico di Tantur, dove per iniziativa del Movimento dei focolari si è svolto un incontro ecumenico con 150 rappresentanti delle varie Chiese di Gerusalemme. Erano presenti patriarchi e loro vicari, vescovi, sacerdoti e personalità di 10 Chiese.

Un intenso momento di preghiera, animato da vescovi di varie Chiese ed incentrato sul testamento di Gesù "Che siano uno... affinché il mondo creda", ha concluso questo pomeriggio che, per la grande rappresentatività e l’inedita apertura reciproca è stato –come hanno affermato personalità del posto – "una vera benedizione del Cielo", "un apporto originale nel progressivo cammino dei rapporti ecumenici in Terra Santa".

(Cf <http://www.focolare.org/it>)

a cura della redazione