Puntare sulla vita

di Chiara Lubich

 

Durante il Congresso, in apertura della tappa dedicata all’evangelizzazione e al dialogo, si è visto un brano video tratto da una conversazione tenuta da Chiara Lubich il 30.12.1989 in occasione di un congresso internazionale di seminaristi riuniti a Castel Gandolfo. Ne trascriviamo il testo, rispettando la spontaneità del linguaggio parlato.

So che ai nostri giorni ci sono difficoltà, tante volte, nella vita che affronterete come sacerdoti. C’è anche, naturalmente in mezzo a tantissimi che corrispondono alla grazia di Dio, chi, magari appena diventato sacerdote, poi abbandona il ministero.

Ma perché questo? Saranno vari i motivi, ma senz’altro uno è questo: non basta lo studio per seguire Gesù. Lo studio è un aspetto della vita, è essenziale, è necessario. Bisogna che voi lo approfondiate. C’è tutto un patrimonio di verità che la Chiesa deve tramandare. Ma non è tutto lì.

Tante volte, anche nei seminari, i giovani credono che finito lo studio, sia finito tutto. Ma in questo modo si costruisce la casa sulla sabbia, non sulla roccia. Bisogna metterla in pratica quella Parola che studiate, bisogna vivere il Vangelo. Allora vi entra una vita tale che la vita del mondo non vi scalfisce più: sarete voi a influire sul mondo.

C’è stato qui recentemente il card. Ratzinger e ha sentito una presentazione del nostro Movimento, con tutti i dialoghi che abbiamo: fra cattolici, con gli altri cristiani, con quelli di altre religioni, con coloro che non hanno riferimenti religiosi. E lui ha fatto una costatazione molto bella. Perché lui, come sapete, è alla Congregazione per la Dottrina della Fede, e vede come tante volte i cristiani si lasciano influenzare dal mondo e vengono fuori tanti errori. «Ma qui – diceva – non è così; qui siete voi a influire sul mondo, siete voi a trasformare il mondo, non è che vi fate trasformare dal mondo».

Bisogna che i seminaristi, come gli altri giovani, come tutti, puntino sulla vita, su ciò che Gesù ha detto di fare.

Secondo me, tante defezioni che ancora ci sono – speriamo che non siano tante come anni fa – dipendono dal fatto che non c’è una vita corrispondente allo studio. Tu sai molte cose sulla Trinità, ma le vivi? Sai molte cose sulla carità, ma sei la carità viva? Sai molte cose sulla verità, ma la metti in pratica?

Ecco, ve lo dico veramente col cuore: fate di tutto per il vostro studio con una vita veramente cristiana. Allora lo studio servirà, perché è come mettere benzina sul fuoco. Perché nello studio ci sono tante cose meravigliose. Ma se queste realtà ti riempiono solo la testa e non il cuore, non la volontà, non la vita, allora tu resti un vinto. È Cristo che ha vinto il mondo, non la teologia. Naturalmente, lui è anche verità e quindi ci vuole pure la teologia. Ma essa deve portare a far vivere Cristo in noi.

Chiara Lubich