Un’iniziativa originale: famiglie che aiutano e seguono altre famiglie

 

«Consultorías» per famiglie

di Alicia e Alfredo Mucchiut

 

I coniugi Mucchiut di Buenos Aires narrano come sono nate le «Consultorías» di famiglie per famiglie (CFF) e quali ne siano stati i compiti che si sono via via scoperti e approfonditi nel corso del tempo. Un’esperienza, a detta loro, che potrebbe diffondersi ovunque perché offre una possibilità concreta a famiglie di appartenenze ecclesiali diverse di mettersi a servizio della Chiesa particolare e della società, con notevoli frutti, per le loro medesime famiglie e per le tante altre incontrate e aiutate.

 

Come abbiamo iniziato

Sedici anni fa il vescovo della nostra diocesi nella periferia di Buenos Aires, con una popolazione di circa 700.000 abitanti, decise di avviare in diocesi la pastorale familiare e, come primo atto, scelse di convocare le famiglie aggregate in vari movimenti ecclesiali. Dopo un po’ di tempo riuscì a formare una “squadra” composta da quattro famiglie con membri di diversi movimenti ecclesiali (Schoenstatt e Focolari, diffusi in tanti Paesi, Movimento Familiare Cristiano e Incontro Matrimoniale, presenti soprattutto in Argentina).

Questa prima tappa è stata decisiva, anche perché lo Spirito Santo – lo abbiamo compreso in seguito sempre meglio – attraverso le scelte del vescovo ci sollecitava prima di tutto a crescere nella comunione tra di noi, provenienti appunto da diversi carismi e spiritualità. Era Lui poi che ci faceva rendere conto che ogni carisma poteva arricchire gli altri e insieme rendere più fruttuoso il nostro servizio alle famiglie. È stata un’esperienza affascinante e, lo si può dire a distanza di tutti questi anni, con abbondanti frutti.

Negli incontri svolti in questo primo periodo, abbiamo voluto inserire uno studio della situazione della famiglia nella nostra zona, come anche approfondire quanto la Chiesa insegna sul matrimonio e la famiglia.

Siamo giunti ad affermazioni condivise, che sono diventate delle linee-guida preziose sul nostro cammino:

– le famiglie che attraversano dei momenti di crisi, in genere, tendono a isolarsi;

– i modi di vivere e di relazionarsi che propone la società odierna ha molto contribuito a far perdere la buona abitudine di condividere le preoccupazioni con altre famiglie per avere dei consigli utili a superare i disagi, come era consuetudine fare in passato;

– è emersa l’urgenza di riscoprire la famiglia come vero soggetto sociale, approfondendo il patrimonio dottrinale e spirituale della Chiesa e l’apporto delle scienze umane e sociali. La famiglia, infatti, è un soggetto capace di trovare in sé le risorse, per la forza della grazia di Dio come per l’apporto dei suoi componenti, per uscire dalle difficoltà.

Il processo di comunione unito all’approfondimento culturale, vissuto tra noi, famiglie dei movimenti convocati, ci ha incoraggiato, anche per la forte luce sperimentata, a cercare nuove metodologie per accostare e servire le famiglie, avendo ben chiaro che la nostra sarebbe stata espressione dell’azione pastorale dell’intera diocesi.

Il ruolo principale era svolto dalle famiglie, ma non era sottovalutato né dimenticato il contributo degli esperti. Non si cercava di sostituire il loro ruolo specifico né di far loro concorrenza. Era una visione diversa che ci aiutava ad andare meglio preparati in cerca delle altre famiglie per “farci uno” con le loro sofferenze e per condividerle, così da poterle alleggerire: questa era la nostra speranza.

Non possiamo non ricordare un momento determinante quando, riuniti nel santuario di Schoenstatt, stavamo vivendo una giornata di lavoro e di preghiera insieme. Fu proprio alla conclusione di quella giornata che maturarono quei criteri e indicazioni che poi avrebbero guidato questa realtà che stava nascendo: le «Consultorías» di Famiglie per Famiglie (CFF). Furono così “ispirate” che ancora oggi mantengono il loro valore e non abbiamo avuto bisogno di cambiarle.

I criteri-guida della nostra azione

Perché si possa comprendere meglio questo progetto, elenchiamo alcuni criteri-guida fondamentali che ci ispirano.

– Le CFF sono un programma di azione che si svolge nelle parrocchie come in altre istituzioni che abbiano la medesima valenza sociale;

– hanno bisogno dell’autorizzazione del parroco o dell’autorità competente così da potersi ben integrare nell’azione comunitaria;

– offrendo un servizio gratuito, le coppie di sposi o i liberi professionisti svolgono un’azione di volontariato per il bene comune;

– sono disposte ad accogliere qualsiasi persona che lo chieda senza discriminazioni, né sociale, né economica, né religiosa;

– nell’ascoltare i problemi di chi frequenta le CFF, si cerca di valutarli per gli effetti e le conseguenze che provocano nella famiglia d’appartenenza;

– sono due le coppie che dialogano con le famiglie o con le persone che chiedono l’aiuto delle CFF. E questo per un duplice motivo: diminuire i rischi che le problematiche ascoltate potrebbero produrre nella vita delle famiglie che vogliono aiutare ma, sopratutto, perché desideriamo garantire il più possibile la presenza che Gesù ha promesso dove sono «due o tre riuniti nel suo nome» (cf Mt 18, 20), con la sapienza e gli effetti positivi che, abbiamo sperimentato, ne derivano.

I frutti delle CFF

Abbiamo ormai compiuto 15 anni dall’inizio della prima «Consultoría» Familiare e in questo periodo si sono formate centinaia di coppie che hanno dato la loro disponibilità a essere “coppia-guida”, oltre a quelle che si sono rese disponibili nei vari ambiti della pastorale, portandovi il modello che abbiamo positivamente sperimentato.

Le CFF e il loro impegno a riconoscere e assumere i dolori del “mondo della famiglia”, hanno prodotto un risveglio della “cultura della vocazione”, sia nella pastorale familiare come nella Caritas o nell’ambito più specifico della stessa catechesi.

Alcune tra le persone che abbiamo formato svolgono un compito di dirigenza, molto apprezzata, nella nostra diocesi; mentre altri hanno portato l’esperienza oltre i “confini della comunità cristiana”, portando lo spirito delle CFF negli ambiti della società civile.

Troviamo però una particolare gioia per le tante famiglie che, ascoltate nelle CFF e mosse dall’amore ricevuto, hanno deciso d’intraprendere la formazione necessaria così da diventare “coppie-guida” per altre in difficoltà, e oggi svolgono questo servizio con quell’amore che possono dare solo coloro che lo hanno sperimentato. Consideriamo queste, tra le esperienze più positive e belle.

L’irradiazione delle CFF

Le CFF si stanno diffondendo in Argentina. Diverse diocesi hanno preso spunto dalla nostra esperienza per applicarla nei loro territori. Hanno mandato da noi le prime “coppie-guida” perché si formassero nei nostri “seminari di abilitazione”. Attualmente ne stiamo svolgendo l’ottavo, con la partecipazione  di coppie di altre tre diocesi.

Ormai sono moltissime le persone e le famiglie che hanno percepito l’amore di stile evangelico che danno le CFF, sperimentandone anche il prezioso aiuto in tutte le realtà della vita, personale e sociale. Sono migliaia i colloqui realizzati come anche gli interventi o gli altri modi che si sono attuati per sostenere e supportare le famiglie.

Siamo convinti che questa esperienza possa essere ripetuta ovunque, in qualsiasi luogo o cultura e società. Infatti il suo programma è dinamico e può avere adattamenti che dipendono dalle situazioni locali.

Ogni Paese ha, inevitabilmente, tante famiglie che attraversano situazioni difficili che non riescono a risolvere da sé. E queste, lo abbiamo costatato, hanno un bisogno insostituibile di essere ascoltate e seguite da persone come loro, che hanno desiderio di stabilire dei rapporti di amore fraterno e reciproco.

Siamo sicuri che dappertutto ci sono famiglie ed esperti su cui fare affidamento, che sono disposti a offrire il loro servizio volontario dopo un periodo di formazione e di esperienza. Quando abbiamo iniziato noi eravamo, oltre le prime quattro coppie, un esperto di sociologia della famiglia e un terapeuta familiare che condividevano la nostra idealità di vita e ci fornivano dei preziosi consigli ed elementi in base alla loro competenza professionale.

Giovanni Paolo II spronava il nostro continente latinoamericano a cominciare una “nuova evangelizzazione”: nuova nel suo ardore, nei suoi metodi e nelle sue espressioni1. Molti conoscono il prezioso servizio svolto dai Consultori Familiari di orientamento cristiano, ma noi siamo stati spinti a intraprendere un’esperienza diversa di aiuto alle famiglie; un’esperienza di ri-evangelizzazione prima di tutto tra noi (“coppie-guida”, famiglie supportate e professionisti) per poi portare quanto si stava sperimentando a coloro che avevano smarrito la bellezza di essere sposati a causa della durezza di situazioni vissute, nel disagio accentuato dalla solitudine.

I protagonisti di questa impegnativa azione pastorale

Ci sono dei protagonisti che si possono definire principali: le “coppie-guida” e le persone consultanti. Ma né i primi né i secondi sono gli unici protagonisti. Il gruppo di esperti e di professionisti di cui dicevamo, svolge una funzione importantissima: contribuire a formare le “coppie-guida”, aiutarle a comprendere le dinamiche e le problematiche delle famiglie che devono assistere, agevolandole nel compito da svolgere. Questo gruppo di professionisti ha la responsabilità di offrire quelle conoscenze “tecniche” per acquisire le quali non bastano la spiritualità e l’esperienza, da assicurare continuamente agli operatori della pastorale diretta.

La formazione ha un momento iniziale con un seminario, nel quale le coppie possono acquisire conoscenze di base sulla realtà familiare, fruttuose tecniche di meditazione e strumenti per capire le diverse problematiche in gioco.

Il seminario poi prevede un periodo di tirocinio dove, affiancati da coppie più esperte, i partecipanti realizzano i primi incontri con delle famiglie. Dopo di che, aiutati e sostenuti dalle “coppie-guida” e dai professionisti, ogni coppia deve scoprire se ha la vocazione e l’attitudine a svolgere questo importante e delicato servizio.

Il gruppo dei professionisti e le “coppie-guida” hanno anche loro – insieme – una formazione permanente, con sessioni periodiche, per verificare e interiorizzare le conoscenze acquisite nel seminario. Si analizzano, con la necessaria riservatezza, i casi ascoltati in quel periodo. In questo modo le esperienze positive di alcuni lo diventano per tutti.

Da quanto detto ci sembra evidente, ma vogliamo reiterarlo, che nel valutare l’apporto di esperti o la collaborazione di professionisti, sia decisivo tener conto, insieme alle loro capacità, dell’adesione al nostro programma e della condivisione dello spirito che lo promuove.

In sintesi, le «Consultorías» per famiglie…

Le CFF sono un’azione pastorale caratterizzata per un servizio d’ascolto,  d’orientamento e di supporto che si offre tanto alle famiglie come a singole persone che lo richiedano perché stanno attraversando situazioni di crisi o conflitti che non riescono a risolvere da soli.

L’incontro fra le due “coppie-guida” e chi viene a fare la consultazione, si sviluppa con un nostro “ascolto attento”, aperto, disinteressato; non solo dell’intelletto ma del cuore, in un clima di totale segretezza e fiducia.

Le “coppie-guida” si svuotano di sé e delle proprie preoccupazioni per immedesimarsi empaticamente con chi viene a chiedere aiuto, ricevendoli come lo si farebbe con Gesù (“quello che avete fatto al più piccolo…” del Vangelo di Matteo). E anche questo atteggiamento, lo abbiamo visto tante volte, contribuisce in modo decisivo a recuperare o far crescere il dialogo, genera vincoli fraterni, fa crescere un clima di fiducia che permette a coloro che hanno difficoltà, d’aprire il cuore e condividere i problemi più intimi. Si potrebbe dire: una profonda comunione interpersonale, una vera “comunione di beni”, in cui non si riesce a distinguere chi dà e chi riceve, perché l’amore acquista la caratteristica della reciprocità, normalmente da quasi subito.

In questo contesto le famiglie trovano in se stesse nuove risorse che non si accorgevano di avere, perché erano nascoste dai problemi che attraversavano. Di conseguenza diventa più semplice scoprire insieme l’orientamento più adeguato da vivere per risolvere il problema o il disagio.

… una forma di nuova evangelizzazione

Quest’azione evangelizzatrice evidenzia il grande valore di ogni famiglia quando è unita nell’amore al suo interno e con altre famiglie. In questo modo la famiglia può rispondere alle tante sfide di oggi e contribuire, per la sua presenza, la sua valorizzazione e il suo impegno concreto e intelligente, a trasformare la società.

In tutto il loro agire le CFF sanno creare delle “reti” che sostengono la famiglia assistita, rendendo vitali e più efficienti le istituzioni tanto della Chiesa che della società civile.

È noto che le problematiche familiari, in genere, non hanno origine da una causa sola ma da molteplici. E questo chiede che si continui a accompagnare la famiglia nel tempo, avviandola – se necessario – a terapie di carattere “professionale”.

In molti casi l’assistenza va avanti per mesi con colloqui normalmente settimanali, che fanno nascere anche forti vincoli d’amicizia.

Le coppie-guida vogliono vivere la “nuova evangelizzazione”, come ha ribadito ancora Benedetto XVI2. Esse hanno acquisito uno stile che definiremmo del “buon samaritano”: l’atteggiamento della disponibilità incondizionata, della compassione e della condivisione. Esse aiutano le famiglie in difficoltà ad andare al di là di ciò che può apparire a un primo sguardo superficiale, per valorizzare le risorse e le capacità insite in loro stessi e ciò, in non pochi casi, diventa un’azione positiva o addirittura risolutiva.

È questo il nostro desiderio: più grande: che molti possano sperimentare, nella maggior misura possibile, le ricchezze, la bellezza di essere e di vivere la famiglia secondo il disegno dell’Amore di Dio, nella Chiesa e nella società3.

Alicia e Alfredo Mucchiut

 

1)            Cf Giovanni Paolo II, Discorso al CELAM (Consiglio episcopale latinoamericano), Port au Prince, 9 marzo 1983.

2)            Cf Benedetto XVI, Discorso tenuto all’incontro con i responsabili degli organismi ecclesiali per la nuova evangelizzazione, promosso dal Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, Città del Vaticano, 15 ottobre 2011.

3)            Per chi desiderasse ulteriori e più ampie informazioni può consultare: Secretariado de la Familia – Área de Consultorías familiares de la diócesis de San Martín, A ser familia se aprende. Más que sucesos, procesos vitales. Manual de Consultorías de Familias para Familias, Ciudad Nueva, Buenos Aires 2009 (con CD allegato); Id., En el mar de los vínculos. Navegando hacia nuevos horizontes. Testimonios directos de Consultorías de Familias para Familias, Ciudad Nueva, Buenos Aires 2009; “Ascolto, dunque sono in comunione. CFF” in A. Molè, Famiglie vive. Storie di Vangelo, Città Nuova, Roma 2012, 104-113.