Semi di civiltà trinitaria

 

C’è un fatto storicamente importante che il carisma di Chiara ha portato nella Chiesa: la vita di perfezione, che si era ritirata dalle strade e dalla vita quotidiana per rifugiarsi nei conventi, con la spiritualità dell’unità è ritornata nelle case e nelle strade, in mezzo al mondo, non solo come possibilità di santificazione individuale, che si può raggiungere vivendo ogni attimo la volontà di Dio, ma soprattutto come possibilità di santificazione collettiva, di santificarci come “popolo di Dio”, appunto grazie all’attuazione di quella volontà di Dio particolare che è il comandamento dell’amore scambievole, il quale, se vissuto, porta sulla terra la civiltà del Cielo.

Ognuno può santificarsi nella propria condizione umana e professionale facendo l’operaio o l’impiegato o la casalinga o il prete. (…) Siamo chiamati ad essere come Dio, ossia ad amare. E allora è evidente che ogni professione e ogni mestiere non sono che l’ambito umano in cui posso e devo esercitare l’amore per stabilire con i miei prossimi rapporti divini. E quando questi rapporti diventano reciproci, Gesù si rende presente e la vita del Cielo si trasferisce sulla terra, in una famiglia, in una parrocchia, in una scuola, in un ospedale… È un seme di civiltà trinitaria che, innestato nella società umana, la trasforma a immagine e somiglianza di Dio.

 

Silvano Cola

 

 

 

 

(Brano inedito da un suo scritto della metà degli anni ’80)