Fratelli tra i fratelli:
nell’unico popolo 


«[…] occorre capire che la fede essenzialmente crea assemblea, unisce.
È proprio questa essenza della fede che ci libera
dall’isolamento dell’io e ci unisce in una grande comunità, 
una comunità molto completa – in parrocchia, nell’assemblea domenicale –
ed universale nella quale io divento un parente di tutti nel mondo. […]
E questo si dovrebbe capire dall’inizio, che mai sarò più solo nella vita.
La fede mi redime dalla solitudine.
Sarò sempre portato da una comunità,
ma nel contempo devo essere io portatore della comunità […]
E, dunque, è importante avere intorno a sé la realtà del presbiterio,
della comunità di sacerdoti che si aiutano,
che stanno insieme in un cammino comune, 
in una solidarietà nella fede comune.
Anche questo mi sembra importante
perché se i giovani vedono sacerdoti molto isolati, tristi, stanchi,
pensano: se questo è il mio futuro allora non ce la faccio.
Si deve creare realmente questa comunione di vita che dimostra ai giovani:
sì, questo può essere un futuro anche per me, così si può vivere». 

BENEDETTO XVI
Al clero della diocesi di Aosta, 25.7.2005