Che la Parola diventi vita

 

«La Chiesa confessa di essere continuamente chiamata e generata dalla Parola di Dio. (…) La Scrittura sta quindi nel cuore e nelle mani della Chiesa come la “Lettera che Dio ha inviato agli uomini”, libro di vita, oggetto di profonda venerazione, analogamente al Corpo stesso di Cristo. In essa scopre qual è il piano di Dio su di sé, sul mondo degli uomini e delle cose». (n. 18)

«È da incoraggiare vivamente anzitutto quella pratica della Bibbia che risale alle origini cristiane e che ha accompagnato la Chiesa nella sua storia. Viene tradizionalmente chiamata Lectio Divina con i suoi vari momenti (lectio, meditatio, oratio, contemplatio). Ha la sua casa nell’esperienza monastica, ma oggi lo Spirito, tramite il Magistero, la propone al clero, alle comunità parrocchiali, nei movimenti ecclesiali, in famiglia e ai giovani. Scrive Giovanni Paolo II: “È necessario che l’ascolto della Parola diventi un incontro vitale, nell’antica e sempre valida tradizione della lectio divina, che fa cogliere nel testo biblico la Parola viva che interpella, orienta e plasma l’esistenza” (…)

La novità della Lectio nel popolo di Dio richiede una formazione illuminata, paziente e continua, tra i presbiteri, le persone di vita consacrata e i laici, in modo da giungere ad una condivisione delle esperienze di Dio motivate dalla Parola ascoltata (collatio). (...)

“Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105). Il Signore, che ama la vita, con la sua Parola intende illuminare, guidare e confortare tutta la vita dei credenti in ogni circostanza, nel lavoro, nel tempo libero, nella sofferenza, negli impegni familiari e sociali ed in ogni vicenda lieta o triste, in modo che ognuno possa discernere ogni cosa e tenere ciò che è buono (cf. 1Tess 5, 21), riconoscendo così la volontà di Dio e mettendola in pratica (cf Mt 7, 21)». (n. 25)

«Portare la Parola è una missione forte che implica un sentire profondo e convinto cum Ecclesia. Uno dei primi requisiti è la fiducia nella potenza trasformante della Parola nel cuore di chi l’ascolta. Infatti, “La Parola di Dio è viva, efficace (...) scruta i sentimenti e pensieri del cuore” (Eb 4,12). Un secondo requisito, oggi particolarmente avvertito e credibile, è di annunciare e testimoniare la Parola di Dio come sorgente di conversione, di giustizia, di speranza, di fraternità, di pace. Un terzo requisito è la franchezza, il coraggio, lo spirito di povertà, l’umiltà, la coerenza, la cordialità di chi serve la Parola». (n. 26)

 «La Vergine Maria sa guardare attorno a sé e vive le urgenze del quotidiano, consapevole che ciò che riceve come dono dal Figlio è un dono per tutti. Ella insegna a non rimanere estranei spettatori di una Parola di vita, ma a diventare partecipi, lasciandosi condurre dallo Spirito Santo che abita nel credente». (n. 12)

(Dai Lineamenta del prossimo Sinodo dei vescovi)