L’impegno di una parrocchia delle Marche, Italia, per evangelizzare il territorio

 

Attraverso i media presentare il volto di Cristo

di Giampiero Cinelli

 

L’esperienza che presentiamo è stata raccontata il 10 ottobre 2003 a Brescia durante un Convegno per i Direttori degli Uffici Diocesani delle Comunicazioni sociali. Essa si sta vivendo nella parrocchia dei Santi Simone e Giuda ad Ascoli Piceno, una comunità di circa 6.500 abitanti, situata nel quartiere Monticelli, sorto nel 1972 quando un forte terremoto lesionò molte case del centro storico della città.

Dopo quel terremoto il nuovo quartiere è in continua espansione a causa di  una forte immigrazione dai paesi vicini ed ha assunto gli aspetti tipici di un quartiere dormitorio, perché non ci sono ancora sufficienti centri di aggregazione.

In tale contesto la parrocchia, istituita nel 1979, oltre a svolgere il proprio compito primario di annuncio del Vangelo, ha dovuto rivestire anche un ruolo sociale e di aggregazione, rappresentando un forte punto di riferimento sotto tanti aspetti.

Qui sette anni fa è nata ed opera tuttora un’associazione culturale, La Corolla, molto apprezzata. È un centro di aggregazione e di riferimento, capace di raccogliere e dare una risposta alle varie esigenze sociali del quartiere, tenendo ben presenti i principi cristiani e interagendo con le istituzioni pubbliche (Circoscrizione, Comune e Provincia).

Il ruolo della comunicazione

Dal 1979 ad oggi si sono succeduti diversi parroci che hanno apportato, ciascuno con la propria competenza ed esperienza, differenti contributi allo sviluppo complessivo della realtà sociale e cristiana. Il periodo in cui maggiormente si è data attenzione all’aspetto della comunicazione può essere individuato a partire dal 1992, quando fu nominato parroco don Mauro Bartolini, prematuramente scomparso nel 1998 all’età di 39 anni in seguito ad un incidente stradale. Egli portò una ventata di aria nuova nelle classiche attività della vita comunitaria, alimentando tra le persone e i gruppi ecclesiali lo spirito di comunione.

Il parroco attuale, don Luigi Nardi, ha proseguito su questa linea. Così l’impegno pastorale si cerca di viverlo nel segno della comunione e della corresponsabilità attraverso il Consiglio pastorale e quello per gli Affari economici che operano con diverse Commissioni fra le quali quella delle comunicazioni sociali, l’Associazione culturale, un Centro di ascolto Caritas, ecc., e con la presenza di diversi gruppi e associazioni: Azione Cattolica, AGESCI, Movimento diocesano dell’Opera di Maria (espressione del Movimento dei focolari), Conferenza di San Vincenzo, Cursillos, ecc. Tutte queste forze, pur nella loro specificità e diversità, cercano di collaborare in un cammino comune per la crescita dell’intera comunità.

Il compito di lavorare nel campo della comunicazione però non è demandato solo a pochi esperti dei vari settori, né ad operatori saltuari. L’impegno di far circolare le notizie per rendere viva la vita di comunità, è affidato anche ai ragazzi che frequentano il normale corso di catechesi per la cresima (nella nostra diocesi l’età media in cui si riceve questo sacramento è di circa 15 - 16 anni). A loro è chiesto se vogliono collaborare liberamente in diversi ambiti concreti della vita comunitaria: caritas e volontariato, animazione dei bambini, della liturgia, comunicazione, attività missionarie e per i giovani loro coetanei. In questo lavoro sono affiancati e seguiti costantemente da educatori giovani e adulti.

La comunicazione in un primo momento era limitata al solo ambito giornalistico, poi si è allargata pian piano verso la multimedialità. Ora abbiamo anche un sito internet. Questo ci ha permesso di attirare e coinvolgere nuovi gruppi di giovani.

Giornale parrocchiale

Si chiama “Vita Insieme” ed esce tre o quattro volte l’anno. C’è una redazione composta da circa 15 giovani con i quali ci si vede periodicamente per impostare il contenuto dei vari numeri e dividersi il lavoro, ed in questa fase, come nella preparazione degli articoli stessi, si cerca di affiancare chi ha maggiore esperienza con chi è meno esperto. Il giornale è il tentativo da una parte di portare alla conoscenza di tutti la vita della Comunità parrocchiale (esperienze particolari, pellegrinaggi, bilancio parrocchiale, vita dei sacramenti, attività dei gruppi e dell’Associazione culturale), e dall’altra di entrare nella vita del quartiere e della città conoscendo alcuni personaggi che si distinguono nello sport, nell’impegno sociale; si cerca anche di approfondire varie tematiche, mostrando le varie attività aggregative.

All’interno vi si trova una rubrica per i più piccoli con fiabe scritte da una signora del quartiere, ed una rubrica intitolata “Navigando” che va a spulciare i siti più interessanti su internet (creando così anche sinergia con il sito parrocchiale). Quest’anno poi si sta iniziando pure una collaborazione con la scuola elementare del quartiere per ospitare dei contributi preparati dalle classi.

Il giornale non sostituisce certo le comunicazioni più ordinarie per le quali ci si serve del foglietto domenicale della messa, personalizzato, in cui oltre alle letture si riportano ogni domenica uno schema per la preghiera in famiglia e gli avvisi per gli appuntamenti più importanti della settimana. È stampato in proprio con un numero consistente di copie, invitando le persone a portarlo a casa dopo la messa. Inoltre, ogni volta che in parrocchia c’è qualche manifestazione importante, c’è una rete di distribuzione di volantini o locandine che vengono affissi a tutti i portoni dei palazzi o deposti nelle cassette delle lettere.

Portaparola

Il Portaparola di “Avvenire” è un progetto avviato da poche settimane, nato in seguito alla partecipazione di alcuni della redazione del giornale parrocchiale e della “Commissione Internet” al convegno “Parabole Mediatiche”, organizzato nel 2002 dall’Ufficio delle Comunicazioni Sociali della Conferenza episcopale italiana. Sempre partendo da quel convegno, l’Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali ha cercato di organizzare in modo più articolato la “classica” giornata del quotidiano “Avvenire”. Per questo ha contattato alcune parrocchie-pilota (tra cui la nostra) alle quali proporre un’esperienza di “Portaparola” che consiste nel formare alcuni operatori che si attivino per una diffusione continuata del giornale.

Collaborano all’iniziativa i componenti della redazione di “Vita insieme” che ogni domenica dopo le messe, aprono uno stand del quotidiano “Avvenire” per cercare di ampliarne la conoscenza e la diffusione. In questo modo è possibile che si possa favorirne l’acquisto anche nei giorni feriali.

Questa attività assieme al Giornale parrocchiale ed alla diffusione del quindicinale diocesano, “Vita Picena”, quasi al traguardo dei cento anni, ci sembrano fortemente correlati per dare corpo e spessore al progetto culturale che mira a rendere “pensanti” le nostre comunità. Pensanti e quindi presenti dentro le situazioni concrete con serenità e chiarezza di giudizio, senza urlare, ma rimboccandosi le maniche.

Sito internet

L’esperienza di tuffarci nella “Grande Rete” è iniziata nel 1999, anno tra l’altro in cui il nostro vescovo mi ha dato l’incarico ufficiale in diocesi di costituire una Commissione Internet Diocesana per curare il sito della diocesi stessa. In quell’occasione (anche in vista del Giubileo) si cercò di contattare tutte le parrocchie per proporre l’utilizzo di questo nuovo e importante mezzo di comunicazione. In parrocchia si è cercato di individuare, soprattutto fra i giovani, quelli più motivati per iniziare a costruire un sito ed è stato immediatamente chiaro che le risorse non mancavano.

Anzitutto sono stati contattati Roberto Gregori, un ingegnere molto esperto di computer e della rete, e Federico Di Benedetto, un giovane universitario studente di informatica che si sono mostrati subito entusiasti di collaborare. Con loro si è iniziato a progettare il sito coinvolgendo poi anche i ragazzi del corso di cresima e altri gruppi parrocchiali. Con l’aiuto di Roberto e Federico, a cui poi si sono aggiunti altri animatori, abbiamo suddiviso i ragazzi della cresima in due gruppi: quelli del primo anno hanno potuto frequentare un corso di Frontpage e quelli del secondo anno hanno iniziato a “produrre” qualche pagina.

Il sito era partito in modo un po’ eterogeneo anche se molto ricco di contenuti per cui all’inizio del 2002 abbiamo pensato ad un restyling e all’acquisto di un dominio. È nato così www.parrocchiamonticelli.org che, pur non perdendo nulla della ricchezza dei contenuti, ha uno stile più omogeneo.

Il sito, oltre ad essere laboratorio di interesse per i ragazzi, diventa anche un luogo interattivo dove andare a reperire informazioni oppure per rivedere i momenti più belli della vita della comunità. Due esperienze specifiche fatte attraverso il sito sono il Music Hope e il Mese di maggio on line.

L’esperienza del “Music Hope”

Si tratta di una rassegna musicale organizzata dal servizio di pastorale giovanile che convoglia molti gruppi musicali locali ed è ormai una delle manifestazioni più conosciuta e apprezzata in città, arrivata già alla sua quarta edizione. Nell’occasione, proponiamo a tutti i gruppi di realizzare un sito della manifestazione ospitato su quello parrocchiale, con la biografia di ciascun gruppo, la loro foto e la musica che a loro piace. È una bella occasione per attivare i giovani e instaurare con loro un bel dialogo ed è inoltre un modo per aiutarli a lavorare insieme. In tale occasione si è persino realizzata una diretta audio su internet appoggiandoci a provider locali.

Mese di maggio on line

Con l’espressione “Mese di maggio on line” ci si riferisce invece ad un’esperienza nata quest’anno da un’idea sorta in seno alla Commissione Internet Diocesana e poi realizzata come progetto pilota nella nostra parrocchia con l’idea di estenderla il prossimo anno ad altre.

Il mese di maggio si svolgeva già come un’esperienza di preghiera personale e comunitaria ad un tempo, con l’aggiunta di un viaggio “in compagnia di Maria”, cambiando ogni anno il mezzo di trasporto. Per il 2003, ad esempio, sono state scelte le mongolfiere, formando un convoglio di 10-12 mezzi con a capo Maria, ponendo la sua immagine sulla prima mongolfiera. Su ognuna di queste salgono circa 10 bambini con un totale di circa 120 persone.

Quest’anno, al termine del momento di preghiera vissuto in chiesa, ogni bambino connettendosi, insieme ai genitori, al sito della parrocchia, oltre a navigare fra le tante notizie e iniziative recensite, poteva accedere alla nuovissima sezione: “Mese di maggio on line 2003”. All’interno di essa, attraverso un percorso guidato, i bambini potevano scaricare ogni giorno un brano biblico ed una meditazione su uno dei 20 misteri del rosario per pregare insieme alla famiglia una decina del rosario.

Inoltre per gli iscritti al “Mese on line” c’era la possibilità di partecipare ad un simpatico gioco-concorso: Un puzzle per Maria. Infatti ogni sera al termine del mese di maggio in parrocchia, veniva consegnata una “chiave di accesso” giornaliera: una pass-word di 5 caratteri. Collegandosi al sito, dopo aver inserito il proprio nick e la pass-word personale di quel giorno, si poteva scaricare il tassello di un puzzle misterioso. Una volta scaricato il frammento, la password non era più valida. Il giorno seguente, al termine del momento di preghiera vissuto con gli altri bambini e ragazzi in parrocchia, era necessario prenderne una nuova, rientrare nel sito, scaricare un nuovo tassello e così via fino alla fine del mese. Una volta scaricate tutte le tessere che componevano il puzzle (o almeno 15 su 20), si poteva partecipare alla grande estrazione finale. Negli ultimi giorni del mese infatti è stato fornito un programma che metteva automaticamente insieme tutti i tasselli; il puzzle, stampato, era riconsegnato in parrocchia per la premiazione finale.

Altre esperienze

Altre esperienze interessanti sempre in questo campo sono stati due corsi di alfabetizzazione informatica per adulti realizzati in collaborazione con l’associazione culturale ed avendo come insegnante gratuito l’ing. Gregori che ha messo a disposizione della comunità le sue notevoli competenze.

Le idee alla base dell’attuazione di un simile progetto possono riassumersi in due punti essenziali: da una parte sembra chiaro che un tale corso è utile ai genitori che spesso trovano difficoltà nel seguire i propri figli nella connessione ad internet; dall’altra si rinviene l’importanza per un adulto di conoscere meglio il computer per inserirsi più facilmente nel mondo del lavoro.

Uno dei primi frutti di questa iniziativa è anche il fatto che ora due dei ragazzi che lavorano in internet sono inseriti nella commissione diocesana Internet e Informatica.

Tale commissione non solo ha varato proprio in questi giorni il nuovo sito della diocesi, aderendo al sistema Webdiocesi2 approntato dalla CEI, ma sta anche portando avanti un progetto regionale di una Agenzia di Notizie online che collega le diocesi marchigiane e, come progetto pilota in collaborazione con il SICEI e con la regione ecclesiastica umbra, un portale regionale per le Marche, su mandato della Commissione Regionale per le Comunicazioni Sociali.

La nostra ambizione in tutto questo lavoro è quella di cercare di rispondere positivamente alla domanda posta da Giovanni Paolo II nella Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali del 2002: «Internet permette a miliardi di immagini di apparire su milioni di schermi in tutto il mondo. Da questa galassia di immagini e suoni emergerà il volto di Cristo?».

Giampiero Cinelli