Flash di vita

Iniziative per
ravvivare la comunione

In una società caratterizzata da continui cambiamenti, con conseguenze talvolta anche dolorose, i primi a risentirne i contraccolpi sono proprio i pastori delle nostre Chiese, sottoposti ad un lavoro estenuante e spesso senza vederne i frutti. Dalla Germania ci comunicano come alcuni di loro, ispirandosi alla spiritualità dell’unità, riescono non solo a sopravvivere ma anche a nutrire una fondata speranza nel futuro cristiano della loro terra.

Un sito internet

Lo scoraggiamento che spesso troviamo tra i pastori, sia cattolici che evangelici, è comprensibile ma non ineluttabile.

In questi anni abbiamo sperimentato che le difficoltà sono superabili, quando viviamo l’unità richiesta per noi da Gesù al Padre. Anzi, esse sono una pedana di lancio che ci spinge a riscoprire e a vivere il Vangelo con più radicalità.

Allora ci siamo chiesti: nel tempo della comunicazione multimediale, perché non utilizzare internet per diffondere questa speranza che è rifiorita nel nostro cuore?

E abbiamo realizzato una homepage: www.fokolarpriester-nordwest.de.

Conferenza telefonica

E per mantenere viva, prima di tutto tra noi, una vita di comunione, abbiamo inventato anche una conferenza telefonica settimanale: ogni domenica sera alle 22.30 ognuno può liberamente parteciparvi. Se il telefono serve per attivare il commercio, per rinsaldare le amicizie, perché non usarlo per comunicarci le cose positive vissute da noi e dalle nostre comunità parrocchiali durante la settimana? Ci sembra di essere entrati in un gioco d’amore, nel quale ognuno può dare e ricevere.

Sapendo poi che alcuni di noi stanno facendo studi a Roma e vivono con sacerdoti di altri Continenti che spesso non hanno i mezzi per mantenersi, ci siamo chiesti come aiutarli ed abbiamo costituito un fondo, invitando quali sponsor persone delle nostre parrocchie che desiderano donare regolarmente ogni mese 10 oppure 30 euro per questa intenzione. La risposta è stata positiva.

Incontri specifici per sacerdoti

Abbiamo in cuore la certezza, confermata ormai da anni di esperienza, che il Vangelo oggi si può ancora annunziare con frutto, anzi è l’unica via per risanare la nostra società materialista. Per questo stiamo svolgendo incontri specifici con altri sacerdoti.

Così a Paderborn l’8 dicembre 2002 si sono radunati 70 sacerdoti; ad Aquisgrana il 29 dicembre 15 giovani preti; così pure a Münster e Borghorst; ad Osnabrück otto seminaristi. Tutti desiderosi di conoscere la spiritualità dell’unità che porta alla comunione. Abbiamo riscontrato in tanti una tale sete di comunione che quest’anno continueremo ad organizzare altri incontri di questo tipo, anche per dare il nostro piccolo contributo alla comunione nella Chiesa.

Un’altra iniziativa bene accolta è la creazione di un “laboratorio per il futuro della Chiesa”, che ha radunato dal 2 al 3 febbraio a Schwerte, vicino a Solingen, nell’Accademia diocesana, 60 sacerdoti. Il laboratorio portava il titolo: Duc in altum! Si è parlato di come essere sacerdoti oggi, come portare di nuovo la nostra gente, che spesso non riconosce più i valori vitali del cristianesimo, a riscoprire la persona di Gesù.

Dopo una celebrazione dei vespri con la partecipazione del vescovo Mussinghof di Aachen, del vescovo ortodosso Tamiolakis pure di Aachen e del sovrintendente delle comunità protestanti Henz di Iserlohn, ci siamo divisi in tanti piccoli gruppi e siamo entrati nel tema. Anche due laici consacrati, esperti in comunione, hanno collaborato in uno dei gruppi di lavoro.

Era per tutti motivo di  gioia scoprire nuove prospettive per la Chiesa in generale e per il loro lavoro. Conoscevamo quanta sofferenza essi portano con sé, dovendo attendere ognuno a due o tre parrocchie e non sapendo cosa scegliere in un mare di cose da fare. E si è capito che, prima di qualsiasi attività, noi dobbiamo fare una nuova scelta di Dio, mettendo al primo posto una vita spirituale non solo personale, ma anche comunitaria. L’incontro ha dato un nuovo orientamento ai sacerdoti convenuti, un orientamento basato sul Vangelo e pieno di tanta serenità.

Per il prossimo anno stiamo pensando ad un altro “laboratorio” che avrà come tema: La Chiesa e la gioventù. Lo faremo con l’aiuto dei Movimenti ecclesiali, soprattutto di giovani del Movimento dei focolari che già hanno dato la loro adesione.

Un’altra attività è stata organizzata dal seminario della diocesi di Paderborn dal 16 al 19 dicembre scorso. Si tratta di un simposio dal titolo: Sacerdoti per il 21° secolo. Vi hanno preso parte 180 persone, fra cui 15 vescovi, 40 rettori di seminari tedeschi, austriaci e svizzeri, 10 padri spirituali e responsabili di noviziato e juniorato. Noi del Focolare abbiamo dato una collaborazione consistente. In seguito ci sono stati molti echi positivi in diverse riviste teologiche tedesche come la Herder Korrespondenz. Anche Neue Stadt (Città Nuova in lingua tedesca) ha fatto un reportage dettagliato di tre pagine.

Libri che raccontano la vita

Christian Hennecke, parroco dal settembre 2002 e responsabile per la catechesi nella diocesi di Hildesheim, ha scritto un libro sui suoi sette anni di parroco a Bremen-Achim. L’ha intitolato Sette anni grassi, rifacendosi al sogno biblico, interpretato da Giuseppe, delle sette vacche grasse dell’Egitto. L’autore racconta lo sviluppo della vita di comunione nella sua parrocchia, attraverso fatterelli nello stile di “fioretti”, che però aprono orizzonti molto dinamici della vita parrocchiale. Solo nelle prime sei settimane sono stati venduti più di 1000 esemplari. Il libro si sta rivelando un prezioso contributo per formare comunità parrocchiali vive.

Un altro libro sta avendo grande diffusione. È scritto da Stefan Tobler, un focolarino riformato svizzero, professore a Tubinga, ed ha per titolo: L’abbandono di Gesù come evento di salvezza nella spiritualità di Chiara Lubich. Con l’occhio e il cuore di un cristiano protestante l’autore presenta le prospettive soteriologiche emergenti dalla spiritualità dell’unità, utilizzando centinaia di citazioni originali di Chiara Lubich. Molti usano questo libro non solo per un aggiornamento teologico, ma anche per fare meditazione. Prossimamente un gruppo di sacerdoti s’incontrerà con l’autore nella città di Solingen per una giornata di studio.

Vogliamo approfondire insieme il carisma dell’unità che si sta rivelando, anche nella nostra terra, particolarmente adatto a creare comunione tra le persone.

Wilfried Hagemann

 

Appuntamento
mattutino con la Parola

Tutto è iniziato durante una vacanza con un gruppo di giovani sul Mar Baltico. «Questa volta un altro tipo di vacanza, dove Dio può farsi veramente presente, dove c’è spazio per Lui», così Andreas, diciottenne, aveva reclamato in precedenza. Siamo partiti ed abbiamo vissuto otto giorni belli, indimenticabili, intensi. Ogni mattino prendevamo in mano il Vangelo del giorno, lo leggevamo e ci chiedevamo che cosa potesse significare per noi durante la giornata. Lo traducevamo nel linguaggio adatto ai giovani e ci proponevamo di viverlo concretamente. Alla fine Jan, anch’egli diciottenne, mi ha detto: «È stata la settimana più bella di tutta la mia vita».

Di ritorno a casa lo “shock culturale”: il tentativo di “portare nel quotidiano” quest’esperienza fatta con Dio si rivelava difficile e sembrava finire come un atterraggio con avaria. Tre giorni dopo il ritorno mi veniva l’idea di mandare ad alcuni dei più grandi via SMS (short message service) la Parola biblica del giorno riassumendola in un motto.

Quella sera, Sebastian mi ha raccontato: «Ero di nuovo immerso a capofitto nel giro quotidiano, nella frustrazione della scuola, nello stress con i colleghi; e poi, nella pausa, scoprivo il tuo messaggio via SMS: Mt 14, 22-33: i discepoli sulla barca. Hanno il vento contrario, ma Gesù dice: “Non abbiate paura”. Motto: “Credere a Gesù anche nel vento contrario”. E immediatamente mi sono trovato di nuovo dentro la nostra vita».

Tutto ciò un anno e mezzo fa. Nel frattempo questa on word community (comunità nella Parola) si è allargata a 45 giovani e adulti, e sempre mi avvicinano altre persone interessate e mi dicono: «È una trovata formidabile; posso parteciparvi anch’io?».

Sonia, ventenne, ha risposto così in un pomeriggio ad un mio SMS: «Ero coinvolta in una discussione con miei colleghi della classe. Dicevano che Dio è soltanto una proiezione, un’invenzione umana. Ero intimidita e quasi volevo dire: “Forse avete ragione!”, ma in quel momento è squillato il cellulare che normalmente a scuola tengo sempre spento. È arrivata la Parola. Ho letto: “Lc 12, 4-12: confessare senza paura; Dio non ti dimentica; lo Spirito ti aiuta. Motto: Professa la tua fede in Gesù, anche se ti mancano le parole”. Ero come fulminata. La discussione con i colleghi prendeva una svolta. Raccontavo loro della mia esperienza con Dio».

In maniera anonima e discreta l’aiuto della Parola via digitale raggiunge tanti nella scuola, senza che essi portino un’etichetta: «Credo in Gesù e vivo la sua parola». Lì, infatti, a tanti il vento gelido batte in faccia. Mi ha scritto Peter: «Ero nel treno, che aveva 15 minuti di ritardo. Certamente perderò la coincidenza. Devo informare gli altri che arriverò in ritardo. Ero agitato. Ed ecco che suona il cellulare: Mt 10, 28-33: Non dobbiamo temere nulla. Egli ha tutto nelle sue mani. Motto: “Non preoccuparti”. Sono proprio felice per la Parola come aiuto di vita. Mi da serenità e indirizza il mio sguardo sull’essenziale. Posso davvero affidare a Dio tutte le mie preoccupazioni: le grandi e le piccole. Con calma ho accettato di perdere la coincidenza, perché mi rendevo conto che la mia anima non aveva subito alcun danno».

Certo, è sempre una sfida mettermi per primo sotto la Parola e trasmetterla non in una lunga predica con tante belle parole, ma portare il messaggio evangelico al punto giusto con i 160 segni disponibili nel cellulare.

Volker mi ha scritto: «Al mattino saltare dal letto, fresco e gioioso, non è proprio il mio forte. Troppo spesso a sera faccio tardi e al mattino non prendo la curva giusta. Ma il cellulare, vicino al letto, comincia a suonare piano ma insistente. Egli mi sveglia ogni mattina. È Gesù con la sua parola, la sua sfida per la giornata. E mi fa bene, mi rimette nell’essenziale».

Nel frattempo ho scoperto un miglioramento tecnico per l’invio dei messaggi. Ora posso spedirli con un solo clic anche a 25.000 persone a soli 5,9 centesimi di euro. Se ciò non è una buona prospettiva!

Christian Heim