Movimenti in armonia

Una parrocchia di 40.000 abitanti nella zona periferica di San Paolo del Brasile ha realizzato un’interessante esperienza di dialogo fra le Associazioni e i Movimenti presenti nel suo territorio. La raccontano il parroco André Heijligers e alcuni membri della comunità.

_____________________________________________________________________________________________

Abbiamo scelto la via del dialogo

Don André: Abito nella Mariapoli Ginetta1, vivo nel focolare sacerdotale2 insieme ad altri sacerdoti e sono parroco dell’unica parrocchia della città di Vargem Grande Paulista. Nel nostro focolare cerchiamo di vivere l’amore reciproco che genera l’unità fra noi sacerdoti, e mi accorgo che questa esperienza di comunione si riflette poi sulla parrocchia. Mi aiuta a puntare sul dialogo come un cammino per valorizzare ogni persona, ogni gruppo, e a mettere in rapporto d’amore evangelico fra loro i carismi presenti nella comunità.

La parrocchia, sorta 23 anni fa, è attualmente organizzata in 20 comunità. Si trova in una zona dove la vita è difficile: violenza, sommosse, povertà. Ma allo stesso tempo riscontriamo qui tanta fede, solidarietà e un amore sempre più grande verso la Chiesa soprattutto attraverso i dieci Movimenti presenti. Sono certamente un fenomeno ecclesiale straordinario! 

Mi sono sentito messo in questione dalla “novità” che essi costituiscono e con il consiglio pastorale abbiamo riflettuto varie volte su come rendere la parrocchia una casa accogliente per tutti questi “segni” che lo Spirito Santo va suscitando. Il cammino scelto è stato il dialogo.

L’occasione ce l’ha offerta la Settimana Santa ‘98. Non avendo trovato un predicatore per il ritiro di preparazione, abbiamo chiesto ai presenti – erano una sessantina di 8 Movimenti – che ci dicessero qualcosa del Movimento di cui facevano parte. È stato un momento speciale: era la prima volta che condividevano reciprocamente la loro esperienza e c’era un ascolto profondo.  

Tutti sono rimasti contentissimi e ringraziavano la Madonna di questa forte esperienza ecclesiale in cui hanno conosciuto meglio gli altri Movimenti, si sono sentiti fratelli ed hanno scoperto che la Chiesa è più vasta di ciascun gruppo di appartenenza.

Abbiamo poi visto un video sull’incontro dei Movimenti col Papa nella Pentecoste ‘983, e lì si sono resi conto che il S. Padre e la Chiesa desideravano crescesse la comunione fra i Movimenti per il bene della Chiesa stessa e dell’umanità intera. È stato un nuovo impulso a percorrere la strada del dialogo.

Margareth:  Abito a Vargem Grande da 20 anni e da allora frequento la parrocchia. Anch’io ho vibrato vedendo la “novità” della nascita nella nostra comunità di un Movimento dopo l’altro. 

Attualmente sono dieci: Movimento parrocchiale del Movimento dei focolari (1990), Schönstatt  (1993), Cammino neo-catecumenale (1998), Rinnovamento nello Spirito (1994), Movimento sacerdotale mariano (1996),  Apostolato della Preghiera (1998), Incontro con Cristo per sposati  (2000), Congregazioni Mariane (2001). 

Ogni Movimento dà una forte formazione ai suoi membri, aiutando tutta la parrocchia a crescere come una famiglia. Quando ci incontriamo per qualche attività comune c’è sempre un clima di amore fraterno e di gioia.

 

Superiamo le eventuali difficoltà

Maria Zélia:  Come “impegnati” parrocchiali4 sentiamo di far tutta la nostra parte per portare avanti il dialogo nella parrocchia, cercando di amare tutti con la misura dell’amore di cui ci è modello Gesù abbandonato.

Una giovane con qualche problema mentale mi dava fastidio per il suo modo esuberante ed eccessivo di comportarsi durante le celebrazioni liturgiche. Cercavo di evitarla. Un giorno entrando in chiesa la vidi sola nel banco e decisi di sedermi accanto. Lei mi guardò sorpresa.  La salutai e le diedi la mano. Da quel momento è nato un rapporto nuovo fra noi. Accettarla così com’è era un modo di amare Gesù nelle difficoltà dell’umanità.

 

Nascono vocazioni al sacerdozio

Amauri: Sforzandoci di dialogare con tutti nascono anche delle difficoltà. All’inizio ognuno pensava che il suo Movimento fosse il migliore, per la formazione che riceveva, per la preziosa amicizia che vi trovava e per il maggiore contatto con Dio che sperimentava. Per questo cercava di conquistare nuovi membri dentro la parrocchia e questo spirito di conquista creava delle tensioni. 

Era un nuovo volto di Gesù abbandonato. Occorreva anche qui amare. Gli incontri con gli altri Movimenti e le celebrazioni eucaristiche animate dai vari gruppi aiutano a far crescere nella comunità il rispetto e l’interesse reciproco. Ed è nata una vera collaborazione per iniziative comuni. 

Quando il nostro vescovo ha chiesto di sostenere economicamente il Seminario e le vocazioni al ministero sacerdotale, tutti i Movimenti si sono impegnati insieme. Quest’anno, al gruppo dei quattro seminaristi della parrocchia si è unito Alessandro, un giovane neo-catecumenale. Tutti gli abbiamo fatto festa, tanto che lui ha detto: «Gesù mi ha sostenuto attraverso i vari Movimenti della Chiesa. È un segno che essi sono veramente opera dello Spirito Santo». 

 

Ci si arricchisce reciprocamente

Margareth:  Nella misura che cresce il dialogo constatiamo che ci arricchiamo dei carismi e dei doni gli uni degli altri. 

Qualche tempo fa mio marito si è ammalato seriamente. Tante persone di altri  Movimenti si sono interessati della sua salute e sono venute a visitarci, e persino un coro è venuto a cantare per lui. Altri si son dati da fare per portarlo dal medico o assicuravano di pregare per la sua guarigione.

Ora mio marito ha ricuperato un po’ la salute e siamo certi che è frutto dell’amore e delle preghiere di tutti.

È bello come ci aiutiamo reciprocamente. Ad esempio, un gruppo di noi “impegnate” ci occupiamo dell’armonia e della pulizia dei vari ambienti della parrocchia. Una volta il Gruppo degli sposati ci ha chiesto se potevamo preparare la sala per un loro incontro. Lo abbiamo fatto come se fosse stato per il nostro Movimento, adornandola anche con fiori. Sono rimasti molto contenti. Un’altra volta ce lo ha chiesto il gruppo dell’Apostolato della Preghiera. Anche loro erano felici.

Siccome noi del Movimento parrocchiale non abbiamo strumenti musicali, chiediamo la collaborazione di due corali, che hanno imparato le nostre canzoni.

Veramente l’amore circola come in una famiglia e cresce la comunione.

Malu:  Alla conclusione dell’ultimo ritiro dei Movimenti nella Settimana Santa, Lucélia, coordinatrice del Rinnovamento carismatico ha detto: «È stata una grazia! Dio ha aperto il mio cuore verso gli altri Movimenti e vedo che il Signore agisce in tutti  e non solo nel mio. Ho capito che Gesù è il Capo e noi siamo le membra, ognuno con la sua funzione. Vedo i vari Movimenti come fiori di un unico giardino, dove ciascuno col suo profumo abbellisce la Chiesa».

E Lucila, la segretaria della parrocchia: «L’unità dei Movimenti genera una primavera divina nella Chiesa, che resterà e porterà frutto».

Con la presenza dei Movimenti gli organismi della parrocchia si vanno rinnovando. Vediamo che essi formano nuovi operatori pastorali e persone con spirito missionario. Il Consiglio pastorale della parrocchia è diventato luogo dell’aiuto reciproco, dove si scopre il disegno di Dio sulla comunità parrocchiale.

Abbiamo così incontrato un cammino per crescere come Chiesa: unità e diversità guidate dallo Spirito. 

a cura di André Heijligers

 

 

1)   È una delle cittadelle di testimonianza del Movimento dei focolari. Essa si trova nello Stato di San Paolo del Brasile.

2)     I sacerdoti diocesani focolarini, quando è permesso dai loro vescovi, vivono a vita comune, cercando di meritare per l’amore scambievole la presenza di Gesù fra loro promessa nel Vangelo (Mt 18, 20).

3)     Si tratta del video “Sulle ali dello Spirito” del Centro S. Chiara del Movimento dei focolari.

4)     Gli “impegnati” del Movimento parrocchiale sono laici che assumono l’impegno di vivere pienamente la spiritualità dell’Opera di Maria e sono inseriti nella vita della comunità parrocchiale dove svolgono i più vari servizi, secondo le necessità e la propria vocazione e qualità personali.