Preparare insieme le omelie, puntando sulla vita, per suscitare comunità che si nutrono di Vangelo

 

Omelie per vivere la Parola

di Lorenzo Campagnolo

 

Paolo VI, parlando dell’omelia in una parrocchia romana, diceva: «Udendo le spiegazioni del Vangelo, ogni cristiano dovrebbe appropriarsi almeno di una preziosa nozione, e tornando a casa durante l’intera settimana alimentarsi di questa Parola del Signore. Essa deve tramutarsi in azione e guidare la vita; va applicata al nostro stile, al nostro modo di vivere, di giudicare e di parlare. In tal modo la vita cristiana si rivela oltremodo attraente». Presentiamo l’esperienza di tante comunità parrocchiali che cercano di muoversi su questa linea.

Verso gli anni ‘90 alcuni preti e laici –  desiderosi, sotto la guida di Gesù presente in mezzo a noi attraverso l’amore reciproco, di animare uniti le nostre parrocchie e comunità ecclesiali – abbiamo preso l’iniziativa di mettere in evidenza una Parola domenicale compiuta, che fosse sintesi e guida per la comunità durante l’intera settimana. Essa sembrava richiesta tra l’altro dalla vita moderna così frammentata e veloce, bisognosa di essenzialità e in sintonia con la tradizione della Chiesa, che per ogni Pasqua settimanale non offre tutta la Scrittura, ma solo qualche brano a significato compiuto.

Facciamo in modo che la frase tratta dalla Liturgia della Parola sia di immediata comprensione e di facile traduzione in vita.

Strumenti didattici

Per portare avanti questa iniziativa sono progressivamente sorti alcuni strumenti:

Il Manifesto, formato cm 66 x 96, da porre dinanzi all’assemblea, con la Parola-sintesi, breve e possibilmente esortativa, della liturgia festiva.

Il Giornale mensile, formato A3. Dopo il punto sulla vita ecclesiale nella prima pagina, riporta un breve commento esegetico-esortativo ed un’esperienza di vita vissuta alla luce della Parola-sintesi delle singole festività.

Il Foglio settimanale, formato A4. La prima pagina riporta la Parola-sintesi con il commento, la quarta un’esperienza, mentre la seconda e la terza vengono riservate per le comunicazioni delle singole parrocchie.

Il Calendario di tutto l’anno, che evidenzia le festività con la Parola-sintesi.

Il libro di canti e preghiere Insieme nella lode, per favorire la partecipazione attiva sia nell’assemblea sia in famiglia.

Il metodo è efficace
se si vive la comunione

La Parola esposta, commentata, corredata da testimonianze, serve da punto di riferimento per l’omelia del celebrante e viene utilmente ripresa anche nelle messe e negli incontri della settimana.

Tutti possono portarla a casa per meditarla e incarnarla nella vita quotidiana e farla oggetto di riflessione, di preghiera e di scambio di esperienze in famiglia e nei gruppi parrocchiali.

Nel nostro cammino siamo stati colpiti dal fatto che nei primi capitoli degli Atti degli Apostoli si dice che «la Parola si diffondeva e si moltiplicava». E ci siamo accorti che una delle sfasature della pastorale consiste nel preoccuparsi che crescano le istituzioni, le attività, gli edifici... più della Parola vissuta, con il rischio di costruire le impalcature senza la casa.

In questi anni di esperienza abbiamo inoltre constatato che questo “metodo” è efficace se ci sono dei cenacoli di cristiani che accolgono Gesù vivo nella Parola e comunicano tra loro i frutti di questa vita; altrimenti si riduce ad uno dei tanti sussidi.

Chi prende il giornale mensile o settimanale deve sapere che prende un tesoro nascosto, che accoglie una possibilità nuova di avere il Risorto presente oggi nella vita e di far progredire con Lui il Regno di Dio.

Recentemente nell’ambito di una missione parrocchiale ho partecipato alla “consegna della Parola”. Ogni persona usciva a prendere da un cesto un biglietto contenente una frase della Scrittura che le veniva letta da un prete. Era sorprendente constatare che molti vedevano in quella frase la luce giusta per la loro vita! Pensavo: bisognerebbe accogliere così ogni Parola di Dio della domenica, come una fortuna, luce e alimento per la settimana!

La Parola si fa vita
la vita si fa parola

Il giornale, nella forma mensile e in quella settimanale, porta come titolo “Camminare insieme. Parola che si fa vita, vita che si fa parola”, perché ogni domenica contiene una breve spiegazione della Parola come aiuto e avvio per viverla e contiene un’esperienza di questa Parola, affinché il vissuto donato aiuti altri a vivere. In questo modo la Parola alimenta un camminare insieme, un divenire Chiesa.

Abbiamo scoperto così una strada semplice ed essenziale perché la Chiesa locale trovi la traccia e l’alimento del proprio cammino, in modo che laici e pastori insieme si alimentino e si lascino guidare dalla Parola.

Ci sembra in questo modo di dare un contributo ad alcuni importanti obiettivi indicati dal Concilio e dal magistero della Chiesa: la centralità vitale della domenica quale pasqua settimanale per il popolo di Dio, il cammino spirituale e pastorale ritmato dall’anno liturgico, l’importanza della mensa della Parola insieme a quella eucaristica per essere alimentati dal pane di vita.

Vivere per primi
quello che vogliamo donare

Il principio che ci guida è costituito dal detto di Gesù: «Le Parole che tu, Padre, hai dato a me, io le ho date a loro». I sussidi vogliono essere solo dei canali per renderci partecipi di questa corrente di vita trinitaria. Essi sono preparati da cristiani che cercano di vedere e fare le cose insieme, vivendo essi stessi per primi quello che tentano di comunicare.

Questo principio vitale sta alla base di tutto questo lavoro, come crediamo dovrebbe essere per ogni azione evangelizzatrice e pastorale. Cerchiamo che ogni pensiero, ogni parola ed ogni azione sorgano dal confronto, dall’apporto di ognuno, anche dalla perdita delle proprie idee, perché emerga Colui che sta al di là di ognuno ed in cui ciascuno si trova sommamente espresso e realizzato. Facendo questo lavoro di evangelizzazione, ci sentiamo per primi evangelizzati, perché solo così partecipiamo a quel processo di vita che ha origine nella Trinità stessa e si estende alle persone più impensate che possiamo raggiungere.

Nasce una struttura portante

Per favorire la diffusione dei sussidi, da qualche anno ci siamo costituiti in associazione, che porta un nome per noi molto significativo: Camminare insieme.

L’associazione non ha scopo di lucro ed aderisce al progetto di Economia di Comunione, perché nel caso in cui i soci facciano oblazioni superiori alle spese, queste vengano sempre donate ai poveri.

I manifesti raggiungono oggi oltre un migliaio di parrocchie e di comunità ecclesiali.

I giornali mensili sono circa 13.000 e quelli settimanali 6.000; ma sappiamo che gli scritti vengono riprodotti in tanti altri modi.

Gli echi

Sono per noi motivo di gioia le risonanze che ci pervengono dai posti più impensati, comunicandoci come il Vangelo cammina e la Vita parte e ritorna arricchita.

«Camminare insieme sprizza vita da tutte le parole» (un vescovo).

«Ho utilizzato Camminare insieme nella catechesi domenicale in parrocchia. In poche parole viene comunicata la bellezza della vita cristiana e il  modo di seguire fino in fondo Gesù. Le testimonianze aiutano a concretizzare la Parola. È proprio un bel servizio che nasce da Gesù in mezzo a noi ed esprime l’amore a Lui» (Imola).

«Senza Camminare Insieme mi sembra di andare a celebrare da solo; quando me lo “immagazzino” e me lo interiorizzo, mi sembra di essere con uno stuolo di fratelli… Non mollate questo servizio così prezioso ed utile, perché pure in questa era del computer rimane per sempre quanto abbiamo “masticato” insieme» (Modena).

«Desidero ringraziarvi del bellissimo lavoro che fate anche per noi, per mettere la Parola di Dio al centro delle vita delle nostre comunità» (Torino).

«I manifesti domenicali sono stupendi, perché semplici, decorosi, piacevoli. Grazie» (Grosseto).

«Solo i titoli sono una risposta ad una aspirazione, ad un desiderio, ad uno stato d’animo. Tutto poi contribuisce a fare una diagnosi esatta di un modo di essere, di vedere, di comportarci attuale: come una radiografia! E poi ecco, come per incanto, la cura, la “medicina” per guarire completamente, anzi diciamolo pure, per “risorgere”. E questo ogni volta! Grazie di cuore» (Torino).

«Trovo le riflessioni di Camminare insieme profonde e vive, adatte per un luogo delicato com’è l’ospedale» (un cappellano).

«Il giornale Camminare insieme mi piace nel suo contenuto e nel modo di esporre i brani del Vangelo. Ringrazio per le copie che mi inviate; mi sono veramente gradite e le faccio leggere anche agli altri miei compagni di detenzione. Camminare insieme ci tiene compagnia ed è motivo di diramazione anche quando al sabato ci riuniamo nel gruppo del catechismo» (un detenuto).

Degli echi ci arrivano anche dall’estero:

«Camminare insieme mi piace e mi aiuta nella pastorale come nella vita personale» (Belgio).

«Voglio ringraziarvi per il giornale che tanto mi aiuta a prepararmi per fare bene, con Gesù in mezzo a noi, le omelie domenicali in parrocchia» (Brasile).

 

Lorenzo Campagnolo

 

      Per maggiori informazioni rivolgersi ai coniugi:
Claudia e Giuseppe Possia                  
Tel. e fax 0444-639273; e-mail: <cpossi@tin.it>