La cittadella di Loppiano costruisce la sua chiesa

 

“Come un celeste piano inclinato”

intervista ad Ave Cerquetti

Siamo a Loppiano, nel locale dove è allestita in forma permanente la Mostra d’Arte del Centro Ave. È un centro con gli studi di scultura, pittura e architettura, visitato durante l’anno da circa ottomila persone. Attualmente vi lavorano Ave Cerquetti , Vita Zanolini, Iole Parisi, Elena Di Taranto, Dina Figueiredo e Fiamma Hae Kyong Han. Come si vede è un gruppo internazionale di focolarine con talenti artistici.

 

Siamo un gruppo di seminaristi, provenienti da varie parti del mondo e da alcuni giorni ci troviamo presso la Scuola sacerdotale del Movimento dei focolari ad Incisa Valdarno. Oggi visitiamo la prima Cittadella del Movimento. Anche se piccola, è una vera città, perché ha tutti gli elementi per dirsi tale, anche un centro artistico.

E proprio qui, al “Centro Ave”, siamo subito colpiti da una recente scritta autografa di Chiara Lubich, a cui si ispirano le focolarine artiste che vi lavorano: «Dio è bellezza! Glorificatelo colla bellezza!».

I vari lavori qui esposti sono tutti interessanti, ma la nostra attenzione si concentra davanti al progetto della nuova chiesa che sarà costruita a Loppiano.

Rivolgiamo alcune domande ad Ave Cerquetti, la responsabile del gruppo.

Dedicata alla “Theotokos”

GENS: Come è nata l’idea di costruire qui una chiesa?

A Loppiano c’è già una piccola chiesa, un’antica pieve del 1000, ma insufficiente per accogliere tutti. Il desiderio di Chiara Lubich di costruire una nuova chiesa dedicata a “Maria Theotokos” come cuore e centro della Mariapoli, svettante perché sia ben visibile da più parti agli abitanti della cittadella, ha coinciso pienamente col desiderio del nostro vescovo di Fiesole, mons. Luciano Giovannetti, che l’ha fortemente voluta e  appoggiata presso la Conferenza episcopale italiana che ne ha richiesto il progetto.

Al Centro Ave abbiamo accolto con profonda gioia l’impegno di progettare la nuova chiesa “Maria Theotokos”: dopo aver lavorato per 35 anni con numerose realizzazioni in Italia e all’estero, ora potevamo fare qualcosa per la nostra cittadella.

GEN’S: Come avete espresso questo contenuto nel vostro progetto?

La costruzione si presenta con il tetto che ascende verso l’alto culminando nel retrostante campanile. Il piano inclinato vuol dire Maria che porta a Dio-Trinità, rappresentato simbolicamente dalla punta triangolare del campanile.

Poi si notano due corpi distinti: la chiesa (con l’aula sacra, il presbiterio, la zona del fonte battesimale e quella penitenziale, la sacrestia e lo spazio vetrato per le mamme con bambini piccoli) e il campanile che, alto 25 m., è concepito come elemento toscano a torre-casa-campanaria.

Il punto più luminoso

Questi due corpi, chiesa e campanile, sono uniti nello spacco da pareti di vetro che delimitano lo spazio luminoso dove trova la sua collocazione il tabernacolo.

Per noi ha un significato molto profondo questo spacco che distanzia e unisce nello stesso tempo: è Gesù abbandonato che ci ha redenti portandoci dal buio alla Luce totale di Dio. Infatti di notte, lo spacco è il punto più luminoso della Chiesa.

GEN’S: Potete mostrarci i disegni?

La pianta del piano chiesa è di forma ellittica nell’aula sacra, con leggera pendenza verso il presbiterio che favorisce, anche per la disposizione a ventaglio delle panche, una migliore visibilità e quindi una piena partecipazione all’azione liturgica. Accoglie circa 800 posti a sedere oltre a quelli dell’ampio presbiterio per le frequenti concelebrazioni.

L’interno ha come tema centrale la grande vetrata del presbiterio di tonalità azzurre che, lasciando trasparire il grande tabernacolo circolare dorato, riprende il tema di Maria Theotokos che, come un grande cielo azzurro, contiene il Sole, Dio.

Così il tabernacolo ha un suo proprio spazio fuori del presbiterio, secondo le norme liturgiche, nella cappella dell’adorazione, ricavata nel campanile, senza perdere la centralità permanente dell’Eucaristia.

La grande vetrata azzurra, che separa la chiesa dalla cappella, ha la parte centrale scorrevole per poter accedere al tabernacolo.

Altre due vetrate ricavate ai lati raffigurano la Via Crucis, in continuità con la zona penitenziale, e la Via Mariae, simmetricamente sul lato opposto.

Gli altri piani della torre campanaria ospitano anche la Cappella Ecumenica e un luogo di preghiera per le Grandi Religioni.

In armonia con l’ambiente

GEN’S: E riguardo ai materiali, cosa avete pensato?

I materiali saranno armonizzati con la tradizione toscana (pietra, legno,…), mentre per il tetto della chiesa inclinato ricorriamo al rame ossidato per raggiungere una tonalità verde-azzurra. La copertura triangolare del campanile si differenzia più luminosa, in mosaico dorato, per un riferimento alla Trinità.

La costruzione, che s’inserirà in armonia con il paesaggio collinare, prevede anche delle sistemazioni esterne con camminamenti, zone verdi e un punto d’incontro a mo’ di piccolo anfiteatro.

Lo sbancamento e il dislivello del terreno ci permettono di ricavare nel sottochiesa ambienti polifunzionali.

Un momento straordinario è stato quando Chiara, in visita a Loppiano e attorniata da un bel gruppo di abitanti della cittadella, ha posto una medaglietta della Madonna nel terreno dove sorgerà la chiesa. Le parole della preghiera di benedizione del terreno, che parlavano di provvidenza, sono risuonate nel cuore di tutti come una promessa dell’eterno Padre per la realizzazione di quest’opera.

a cura della redazione